Atmosfera
La storia del ristorante Scabar parte nel 1967 quando Bruno e Nerina iniziano l'attività della trattoria. La curiosità e l'entusiasmo di Giorgio e Ami, i figli, hanno poi fatto sì che il locale crescesse fino a imporsi come punto di riferimento nel panorama della città di Trieste. E non solo.
Dopo l’ultimo restauro il locale si presenta completamente rinnovato con due sale rallegrate dal grande camino e un ampio terrazzo panoramico, in parte coperto, adatto a ospitare anche rinfreschi e banchetti. L’ampio parcheggio assicura il posto macchina a chi arriva motorizzato.
A tavola
La cucina predilige il pesce ma non mancano le proposte di stagione e territorio, sia per chi ama la carne che per chi ha fatto la scelta vegetariana. Ami Scabar utilizza solo i migliori ingredienti e la sua peculiarità è quella di non doversi attenere a una cucina tradizionale triestina, ma prendere spunto da diverse influenze culinarie, tradizionali e esotiche.
Il piatto forte è senza dubbio il baccalà, cucinato in tutti i modi, veramente eccezionale per chi ama questo piatto così particolare: lo si prepara mantecato alla triestina con cremina di patate, oppure con un primo (per esempio risotto con jamar e baccalà salato), oppure semplicemente cotto nel latte con olio al profumo di rafano e porro.
Altre prelibatezze consigliate sono il guazzetto di piovra al cardamomo, i ravioli di cernia con ragù di casolari, i tagliolini con gli zotoli.
Per i golosi, dolci sono rigorosamente fatti in casa.
La carta dei vini, con presenze italiane e internazionali, dimostra una particolare attenzione per le etichette del territorio.
I prezzi si aggirano intorno ai 50 euro a testa, vini esclusi. |