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24 Aprile 2008

Martin Pescatore

Clara Collalti

Ottimo pesce nel capoluogo lombardo, per sentirsi sempre in odore di mare.

Atmosfera
Il Martin Pescatore nasce a Milano con alle spalle una storia esemplare, nella sua semplicità. Il nome non lascia dubbi, si tratta di un ristorante in cui andare a mangiare pesce e ad aprirlo è stato un signore che con la materia aveva dimestichezza per questioni familiari e territoriali.

Bruno Corbatto nel 2002 era già un cuoco apprezzato, figlio d’arte e natio di Grado. Riva nord-adriatica, proverbialmente la costa del pesce in Italia. Credenziali importanti per potersi imporre nel mercato della ristorazione in una piazza agguerrita e competitiva come quella milanese. Corbatto era già stati ai fornelli in cucine importanti prima di allora, due su tutte quelle del Torchietto e del St Andrews. Sei anni fa, appunto, decise di fare il salto (esemplare nella categoria) con un locale tutto suo in cui cucinare pesce secondo le ricette a lui più care, quelle della tradizione veneta.

Il Martin Pescatore è un posto intimo, al limite dell’essenzialità; pochi coperti (una trentina circa), un’unica sala in cui fanno mostra di sé da un lato il bancone e dall’altro un…martin pescatore che dà il nome al locale. Forse veneto anche in questo. Una vera e propria trattoria, concetto più raro nella ristorazione ittica.

A tavola
Chi ama mangiare, e ama mangiare pesce, sa che come con nessun altro alimento la scelta della materia prima è essenziale. I sapori del pesce non si alterano, e quando capita anche i palati meno dotti sanno riconoscere che c’è qualcosa che non va. Ovviamente al MP il pesce è scelto con cura; altra facilità del prodotto, lo si può intuire alla vista. E oltre alla selezione, cottura e preparazioni sono semplici e raffinate. A questo punto molti vorranno un assaggio del menù. Eccolo “servito”: antipasti misti cotti al momento, fiori di zucca fritti con mozzarella e acciughe; gnocchi di patate e ortica con capesante e curry o risotto con filetti di rombo e santoreggia.

O un tortino di pesce spada alle erbe aromatiche, in alternativa al filetto di branzino in crosta di patate.
La cantina è ovviamente in prevalenza fornita di vini bianchi, con una cinquantina di mescite diverse. E qualche sfizio, sicuramente. A margine, una nota non poi così marginale.

Al Martin Pescatore non si spende molto. Con poco più di trenta euro, avrete voglia di tornarci.

Martin Pescatore
Via Friuli 46 - Tel. 02 5462843
Chiusura: sabato a pranzo e domenica

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