Di festival è piena l’Italia, soprattutto con l’arrivo della bella stagione. Di festival letterari, poi, non se ne contano più. A Milano è alla sua quarta edizione uno un po’ particolare: si chiama Quantestorie ed è dedicato alla promozione della lettura presso i bambini da 0 a 13 anni. Lo organizza l’associazione culturale Nautilus, associazione no-profit del capoluogo lombardo che da quattro anni ha deciso di sviluppare la riflessione attorno al tema della lettura dei più giovani. Mamma e papà compresi, ovviamente, come l’associazione fa al di fuori del festival con l’iniziativa “Mamma e papà vi leggo un libro”.
Nelle scorse edizioni (la prima nel 2005) Quantestorie ha collezionato oltre diecimila visitatori, alternando incontri con gli autori e gli illustratori per l’infanzia a rappresentazioni teatrali e musicali, spesso tenute insieme da mostre e installazioni a carattere tematico.
L’edizione di quest’anno si tiene da lunedì 14 aprile a domenica 20 aprile presso il Teatro e il Palazzo Litta in corso Magenta e l’intera rassegna verrà divisa in cinque aree tematiche: “Ritmi e rime”, un percorso attraverso cui capire la musicalità di parole e suoni; “Leggere la scienza”, allo scopo di rendere allegro e divertente l’apprendimento di materie come la matematica e la fisica; “Il mondo ci guarda: l’impegno civile”, dedicato all’attualità; “Parole e immagini: la graphic novel”, che a dispetto del nome forse poco chiaro ai più piccoli è dedicata al fumetto e alle sue ultime innovazioni; “Mondi possibili e impossibili”, un momento in cui far convergere storie fantastiche e piacere dell’ascolto. Le attività sono dedicate ai bambini, ma ovviamente tengono conto dei genitori e salvo casi particolari prevedono una scansione temporale che impegni la seconda parte del pomeriggio. Sabato e domenica papà e mamma non lavorano e quindi si può andare al Teatro Litta anche al mattino. E per chi è spaventato dall’annoiarsi a morte e dover uscire di casa solo perché “cuore di mamma”, nessun problema. Organizzatori e autori conoscono anche questa problematica e tutte le manifestazioni sono pensate per rendere la partecipazione il più interattiva possibile. Per i piccoli, naturalmente, ma anche per tutte quelle mamme e papà che amano giocare con i propri pargoli tornando tali anche loro.
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