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30 Aprile 2008

L’amore non basta

Clara Collalti

Un piccolo film sul grande schermo, con protagonista Giovanna Mezzogiorno

Martina è un'assistente di volo. Un giorno, per caso, durante un turno di lavoro conosce Angelo. Uno scambio di sguardi tra il passeggero e la hostess e un diario dimenticato sembrano il preludio per la nascita di una storia d'amore. Angelo, infatti, ha lasciato il suo diario sull'aereo e Martina, una volta scoperto che il ragazzo è del suo stesso paese, decide di riconsegnarlo personalmente al giovane. Pian piano però Martina, attraverso la lettura del diario, si appropria della vita di Angelo e decide di posticiparne la consegna per vivere ancora le emozioni che quelle pagine le regalano.

È questa, in sintesi, la trama e il punto di partenza di un film piccolo e interessante, per molti aspetti, che il nostro cinema ci ha regalato. L’amore non basta nasce dalla storia di Stefano Chiantini, regista e anche sceneggiatore, e dall’incontro con Rocco Papaleo che ha co-sceneggiato il progetto e infuso nuova linfa al tutto. Un progetto che non avrebbe potuto prendere corpo senza l’assenso dell’ormai star internazionale Giovanna Mezzogiorno, ancora capace di appassionarsi a un piccolo sogno e diventarne protagonista, nonostante dall’altra parte del mondo si parli in continuazione di lei.

Una storia che ruota intorno all’amore, appunto, inteso secondo prospettive anomale. Quelle dell’incontro non riuscito tra due unità, della difficoltà di comunicazione, della separazione, delle incomprensioni che la vita regala, spesso.

Il dramma che viene messo in scena ha sempre, o quasi, un taglio ironico, talvolta  grottesco. Il film scorre, è gradevole, ma se non fosse sostenuto dalla presenza degli attori che danno corpo e sostanza a tutto quanto probabilmente saremmo costretti  dire che si tratta di un’opera incompiuta, come il suo finale, una storia raccontata a punti di intermittenza. Insomma, poco riuscita.

Non basta l’amore, dunque, ma non bastano nemmeno Alessandro Haber, bravissimo ma penalizzato da un personaggio poco sviluppato nella trama, e lo stesso Papaleo.

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